PAGINA A CURA DI
Rosalba Reggio
La salute non è un business facile. Per averne conferma basta guardare i conti del sistema sanitario nazionale. Anche le compagnie assicurative, però, non hanno collezionato successi. Almeno a giudicare dalle disdette e rinegoziazioni delle polizze integrative sottoscritte con le casse previdenziali e assistenziali dei professionisti.
Emblematico il caso dei commercialisti. La cassa di categoria, la Cnpadc, ha sottoscritto un contratto triennale con Axa – attraverso una gara comunitaria - in scadenza a fine dicembre del 2010. L'accordo si riferisce a una polizza che la cassa paga per i propri iscritti, per garantire una copertura in caso di grandi eventi morbosi e gravi interventi. Al contratto triennale, però, era abbinata una polizza integrativa che estendeva la copertura sanitaria del prodotto base. La polizza era a pagamento, facoltativa, rinnovabile annualmente ed estendibile ai componenti familiari. Le adesioni non sono state brillanti e, su 45 mila nuclei familiari, solo un migliaio di persone ha sottoscritto la polizza. Insomma per la compagnia il business non c'era e sessanta giorni prima della scadenza annuale, ha comunicato agli assicurati che non era più disponibile a rinnovare la copertura integrativa. Risultato: i commercialisti che avevano aderito si sono trovati scoperti. E la cassa, «essendo ancora legata ad Axa con la polizza base – spiegano dalla Cnpadc –, non ha trovato nessuna compagnia disponibile a tamponare gli assicurati per il periodo residuo alla scadenza». L'esperienza, però, non sarà vana, e «nella prossima gara - dicono ancora alla Cassa - vincoleremo la durata della polizza integrativa a quella della base per non rimanere scoperti». Dalla compagnia motivano le decisione e spiegano che se le sottoscrizioni non sono numerose le polizze diventano, per gli assicuratori, dei veri e propri boomerang. «Non tutti i professionisti – aggiungono – sono rimasti scoperti perché la parte "buona" è stata riassicurata con le tariffe dell'anno precedente, dopo una selezione fatta attraverso un questionario sanitario».
Il numero insufficiente di adesioni, però, non è l'unico motivo di fallimento del sistema. Basta guardare alla storia della Cassa Nazionale del Notariato. I notai, infatti, godono di una polizza unica – grandi eventi e assistenza sanitaria di base – a carico della cassa, non solo per gli iscritti, quindi notai in attività e in pensione, ma anche per i familiari (coniugi o conviventi more uxorio e figli al di sotto dei 29 anni). Un contratto che costa alla cassa più di 11 milioni di euro all'anno e che riguarda 15 mila persone. Anche in questo caso, però, il sistema non ha garantito un guadagno per la compagnia, la Unisalute, che ha già dichiarato che allo scadere della polizza, 1l 30 giugno 2010, non rinnoverà la copertura.
In questo caso, spiegano addetti ai lavori, si tratta di un problema legato alla tipologia di assistiti. I notai hanno un'età media alta e un'abitudine di utilizzo della polizza molto ampia: vogliono scegliere le strutture da utilizzare senza vincoli di convenzione e privilegiano medici e cliniche privati. Una modalità di consumo molto costosa. In più, la loro polizza prevede indennità per ricoveri, convalescenze e immobilizzazioni, più una diaria di inabilità temporanea e una legata alla non autosufficienza.
Quasi decennale, invece, il contratto che lega l'Enpacl, la Cassa dei Consulenti del Lavoro, con Unisalute. Anche per questi professionisti la cassa fornisce gratuitamente una polizza base e, a pagamento, una integrativa. È possibile estendere entrambe ai familiari. Bassa, però, l'adesione. Su 24 mila iscritti, tra pensionati e consulenti in attività, nel 2009 solo in 653 avevano sottoscritto l'integrativa, erano 647 l'anno precedente.
Più elaborata, ma anche in questo caso con una bassa adesione, l'offerta di Inarcassa, la cassa di Ingegneri e Architetti.
Questa gestisce infatti a proprie spese, come le altre casse, una polizza per grandi interventi e malattie e un'integrativa a pagamento che, però, offre due livelli di tutela: una prima che comprende interventi, ricoveri e l'alta diagnostica e una seconda che include le visite specialistiche, gli accertamenti diagnostici e le prestazioni odontoiatriche. Su circa 170mila iscritti, però, le adesioni alla integrativa sono state solo 1.412, l'1,26 per cento. Quasi in tutti i casi, però, gli assistiti hanno sottoscritto i due livelli di tutela.
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LE ADESIONI1.315
Cassa commercialisti
È il numero di polizze integrative sottoscritte nel 2009, dagli iscritti alla cassa e dai familiari. Si tratta, nel dettaglio, di 686 professionisti e 629 familiari. Gli iscritti alla cassa sono 52.300, quindi l'adesione è molto bassa, pari all'1,3% del totale, se si escludono i familiari, al 2,5% se se considera il totale polizze
16.237
Cassa forense
Si tratta dell'adesione alla polizza integrativa di avvocati e familiari. Gli iscritti sono circa 153 mila. La polizza è scaduta il 31 marzo e gli assicurati sono scoperti fino all' assegnazione del nuovo contratto

Dai costi alle coperture

Principali caratteristiche delle coperture sanitarie facoltative del professionisti tramite le convenzioni stipulate dalle Casse previdenziali
Avvocati Polizza base
La cassa forense ha stipulato a suo carico, con Generali, una polizza base che copre le spese degli avvocati per «grandi interventi e gravi eventi morbosi». La stessa polizza può essere estesa, a pagamento, anche ai familiari.
Polizza integrativa
La cassa aveva dato la possibilità (per ora sospesa in attesa di nuovo contratto) di estendere, a pagamento, la «copertura» base agli iscritti e ai familiari con una polizza integrativa che copriva ricoveri (anche in day hospital), interventi, parti, visite specialistiche, accertamenti diagnostici, trattamenti fisioterapici.
Costi
La polizza integrativa appena scaduta aveva un costo annuale che variava in base all'età: 200 euro al di sotto dei 40 anni, 360 euro al di sotto dei 60 anni e 520 euro al di sotto degli 80 anni. Per i familiari erano previsti sconti in base al numero di componenti familiari (15% per nuclei di due persone, 25% di 3, 30% di quattro o più persone).
Commercialisti Polizza base
La cassa dei commercialisti ha stipulato con Axa una polizza base, interamente a suo carico, per coprire le spese degli iscritti in caso di «grandi interventi e gravi eventi morbosi». La polizza può essere estesa, a pagamento, ai familiari
Polizza integrativa
La cassa aveva dato la possibilità di estendere la copertura «base» a iscritti e familiari, a pagamento, con una polizza integrativa. Dopo due anni, però, la compagnia ha deciso di non rinnovare la polizza. Gli iscritti hanno potuto individualmente contattare la compagnia e riassicurarsi compilando però un questionario sanitario.
Costi
La polizza costava, all'anno, 850 euro al commercialista, 750 euro al coniuge e 450 euro ai figli. Per il 2010, i commercialisti e i familiari selezionati attraverso un questionario sanitario hanno potuto riassicurarsi allo stesso prezzo.
Consul. lavoro Polizza base
L'Enpacl ha stipulato con Unisalute per gli iscritti, dal 2001, una polizza sanitaria di base, a proprie spese, per coprire i «grandi eventi morbosi». La polizza è estendibile a pagamento ai familiari e a i pensionati che si sono cancellati dalla cassa.
Polizza integrativa
Gli iscritti possono aderire, su base volontaria e a proprie spese, al piano sanitario integrativo ed estenderlo ai familiari per i quali sia già stata estesa la polizza di base. Il piano assicura: ricovero con intervento chirurgico, day- hospital chirurgico, intervento chirurgico ambulatoriale, parto cesareo e naturale, check-up diagnostico di prevenzione, visite specialistiche e accertamenti diagnostici, visite specialistiche pediatriche (non di routine per il controllo della crescita), prestazioni di alta specializzazione.
Costi
Per l'iscritto il costo annuo è di 445 euro, per il coniuge di 370 euro e per i figli di 230 euro.
Ing. e architetti Polizza base
Inarcassa garantisce a proprie spese, a tutti gli iscritti e pensionati, attraverso Cattolica Assicurazioni, una polizza «grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi». La polizza può essere estesa annualmente a pagamento al nucleo familiare.
Polizza integrativa
L'offerta prevede due diversi livelli di tutela: la Garanzia principale che copre il ricovero con o senza intervento e l'alta diagnostica e la Garanzia facoltativa che copre visite specialistiche, accertamenti diagnostici, trattamenti fisioterapici, lenti, prestazioni odontoiatriche. Il piano può essere esteso al nucleo familiare, a condizione che sia stata estesa la polizza Base.
Costi
La garanzia principale ha un costo annuo di 627 euro, più 427,50 euro per la facoltativa. Sono previsti sconti in base al numero dei componenti familiari: 15% nucleo di due persone, 20% di tre persone, 25% di quattro o più persone.
Notai Polizza unica
La cassa nazionale del notariato garantisce a proprie spese una polizza sanitaria che comprende non solo i grandi interventi o i gravi eventi morbosi, ma anche la copertura integrativa.
La polizza, sottoscritta con Unipol-Unisalute e in scadenza a fine giugno di quest'anno, è stata disdettata dalla compagnia. La cassa sta quindi raccogliendo le manifestazioni di interesse da parte delle altre compagnie per garantire la copertura, senza interruzioni, ai propri iscritti.
Il costo annuale della polizza, per la cassa, nel 2009 è stato di 11 milioni di euro.
Le persone interessate dalla copertura sanitaria sono circa 15 mila tra notai in attività e pensionati.
La polizza si estende anche al nucleo familiare (coniuge o convivente more uxorio e figli al di sotto dei 29 anni).
Per i figli over 29 è previsto un costo aggiuntivo di 597 euro per figlio a carico dell'assistito.

 

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